La classe 4a A della sezione di Design della Ceramica della sede di Grottaglie ha realizzato l'opera consegnata alla Brigata San Marco.
Giovedì 15 febbraio 2018, alle ore 09.00 presso la Ex Sala a Tracciare dell’Arsenale Militare Marittimo di Taranto, il Comitato per la Qualità della Vita, presieduto dal Prof. Carmine Carlucci, ha consegnato il premio Qualità della Vita 2017, giunto alla sua 33^ Edizione, alla Brigata Marina San Marco della Marina Militare, per “Le attività operative ed umanitarie svolte nei cento anni della sua istituzione”.
La cerimonia ha visto la partecipazione delle rappresentanze di numerosi Istituti scolastici di Taranto, di autorità civili, militari, tra cui l’Ammiraglio Comandante Marittimo Sud, ammiraglio di divisione Salvatore Vitiello. Tra gli ospiti di eccezione il contrammiraglio (in congedo) Romano Sauro, nipote di Nazario Sauro, medaglia d’oro al valor militare della prima guerra mondiale, che ha illustrato ai presenti il progetto “Sauro 100” che lo vede impegnato in un giro lungo le coste italiane con la sua imbarcazione a vela per promuovere le iniziative legate all’eroe della Grande Guerra sul mare.
L’opera che omaggia la Brigata San Marco è stata realizzata in ceramica maiolicata dagli alunni della classe 4a A sezione di Design della Ceramica della sede di Grottaglie con il supporto del docente Prof. Francesco Maggio e della Prof.ssa Maddalena Pinto.
MOTIVAZIONE DELL’OPERA: “LA VITA... E’ MISSIONE”
Com’è la vita in missione del Reggimento San Marco?
Non troppo facile...non è una cosa per tutti. Questi uomini hanno scelto le stellette per passione e sono stati addestrati per affrontare ogni tipo di situazione, eppure la nostalgia di casa è sempre in agguato.
L’addestramento e la preparazione che ricevono consentono di ridurre al minimo gli imprevisti e le difficoltà. Basti pensare ai mesi che trascorrono lontano da casa, lontano dall’affetto dei familiari e dai loro cari.
La lontananza che sono costretti a vivere ogni giorno, evidenzia sempre più il legame con la propria terra e le proprie origini.
Decidere di far parte del Battaglione San Marco è una scelta...i sacrifici sono tanti ma anche vi è la consapevolezza di poter fare tante esperienze di vita.
Chi appartiene a questo reparto deve essere pronto in pochissimo tempo a raggiungere quelle zone del mondo dove gli interessi della Nazione vengono difesi.
La vita, in quei luoghi, non è semplice, eppure anche nel disagio, ci sono aspetti positivi. Si impara a essere una famiglia unita ed affiatata. Si condividono i rischi, i pericoli e le soddisfazioni di questo lavoro.
È dura la vita del fuciliere di Marina in missione, addestrato a fronteggiare tanti pericoli, si trova a combattere contro un nemico ancor più insidioso: la nostalgia di casa.